YAMAHA XV 750 – Nichimo 1/10

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Yamaha XV 750 - Gianni Besenzon

 YAMAHA XV 750

Nichimo 1/10

Yamaha XV 750 - Gianni Besenzon

 

IL MODELLO

La YAMAHA XV 750 Nichimo è un vecchissimo kit di circa 40/50 anni fa, che avevo comprato chissà da quanto tempo e che ho deciso di mettere in cantiere.

Sono un appassionato delle moto “nude”, dove si vedono motore, telaio, cavi e tutto quello che c’è da vedere.
L’idea di partenza era quella di fare qualcosa di diverso da quanto proposto dal kit a cominciare dalla decorazione e decals,  poi a seguire quello che mi sarebbe venuto in mente strada facendo.

Il kit, nonostante l’età, è ottimo (i giapponesi sono sempre avanti) e si monta bene.

Questo modello ha diverse parti cromate, che ho comunque eliminato mettendole a bagno nello Chante Clair, pur conservandone qualcuna cromata tra le piccole del kit poiché risaltano meglio rispetto alla verniciatura con Alclad.

 

LA PRIMA PARTE DEL MONTAGGIO

Dopo aver montato il motore e verniciato in alluminio il carter e nero opaco i cilindri, ho usato i coperchi delle punterie cromati del kit, mentre i condotti di aspirazione dei carburatori li ho rifatti al tornio in alluminio (quelli della scatola non erano gran ché). Sui collettori di scarico ho riprodotto le ghiere, mancanti, che bloccano i collettori alle testate.

Il telaio è uno strano monotrave scatolato, che ho verniciato in nero opaco, accompagnato da un bel monoammortizzatore (ammortizzatore che ho buttato e rifatto), che poi è stato montato al telaio: accoppiamento perfetto.

Il forcellone posteriore è altrettanto strano e macchinoso, con un bel cardano, che ho deciso di colorare, al contrario di quanto suggerito dalle istruzioni, con varie tonalità di colori alluminio Alclad; poi si accoppia il forcellone al telaio collegando l’ammortizzatore.

Lo scarico è veramente bello, i due collettori si uniscono in una scatola sotto il motore da cui escono due bellissimi tromboncini, il tutto cromato con i collettori un po’ bruciati dal calore.

Le pedane, i leveraggi vari e il cavalletto li ho lasciati intenzionalmente per ultimi: sono troppo delicati e immancabilmente si romperebbero maneggiando il modello.

 

LA VERNICIATURA

Al momento di decidere di che colore rifinire il modello, ho pensato di usare, per il serbatoio, i fianchetti, i parafanghi, la parte posteriore del faro e quella superiore degli strumenti un bel grigio “canna di fucile”.

Le decorazioni proposte dal kit non mi piacevano, troppo ordinarie. Cercando in internet ho trovato dei loghi dedicati alla YAMAHA XV 750: li ho scaricati e stampati su foglio decals trasparente decidendo di metterli su una nuvoletta bianca sfumata verniciata; il risultato mi ha soddisfatto.

Il lavoro è proseguito con il montaggio del telaio porta-sellone e parafango posteriore, sempre verniciato in nero opaco. Il portatarga e le luci posteriore li ho verniciati in White Aluminium. La forcella anteriore con strumenti, faro, frecce, manubrio e clacson hanno avuto una attenzione particolare: sono la parte più in vista del modello, quella che balza subito all’occhio.

Gli steli della forcella in cromo, foderi in white aluminum; per gli strumenti ho utilizzato la parte cromata del kit per la parte inferiore, i clacson in nero opaco e sul faro ho dipinto la corona in cromo e la parte posteriore del colore del serbatoio.

 

LA SECONDA PARTE DEL MONTAGGIO

Ho proceduto poi montando la ruota con disco in acciaio, la parte interna la pinza in ottone, i cerchi in alluminio con relativo parafango con la guida per il cavo del contachilometri unendo poi il tutto al telaio.

Ho montato il serbatoio con i rubinetti benzina rifatti (quelli del kit li avevo… persi), il parafango posteriore completo di portatarga e faro, il maniglione in white aluminum e il sellone, nero.

Il complesso del freno posteriore, ad asta, ha richiesto molta attenzione, avendo dovuto eliminare tutto quello del kit. Ho rifatto la leva sul tamburo con un pezzetto di foglio d’ottone sagomato, ho rifatto l’asta con tondino di acciaio e la molla, riprodotto il supporto asta/molla, il regolatore di tensione della molla e il leveraggio dell’asta sul pedale del freno.

 

IL MANUBRIO E I DETTAGLI FINALI

È stata poi la volta della parte più in vista: il manubrio con tutti i suoi accessori. Particolare attenzione va posta alla pulizia del manubrio, leve frizione, freno e comandi elettrici. Ho colorato manubrio e specchietti cromati e i supporti comandi elettrici e leve in white aluminum. Ho riprodotto in alluminio al tornio il regolatore di tensione del cavo della frizione e colorato i vari pulsanti.

Per le frecce ho usato la parte cromata del kit colorando i vetrini, montando poi tutte le varie leve, pedane e cavalletto centrale con la molla.

Da ultima viene la parte che tendo a curare molto: i cavi, mi piace differenziarli, come nella realtà.

Il contachilometri è stato riprodotto usando una corda di chitarra, per il freno a disco un tubetto di gomma idraulico, per la frizione e la leva freno un cavetto da pesca che ha l’anima di acciaio rivestito di gomma trasparente; poi il cavo dell’acceleratore con relativo rinvio, cavetti delle candele in rosso, per dare un tocco di colore, poi i tubetti dei rubinetti serbatoio ai carburatori. Modello pronto!

Ahh…dimenticavo, le istruzioni della YAMAHA XV 750 Nichimo sono tutte in… giapponese.

 

Gianni Besenzon
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