HONDA CB 400 N HAWK
Era da un po’ di tempo che pensavo di trasformare un kit in un’altra versione e mettere così in campo tutte le mie conoscenze e tecniche di costruzione.
Dando un’occhiata nel mio “stock” e vedendo questo modello ho pensato che fosse perfetto per il mio progetto.
Ho immaginato una coppia di amici ventenni, amanti della moto e delle corse in salita, che tanto andavano di moda negli anni ’70 e che nel loro garage si sono cimentati in questa trasformazione, e sono partito.
Da dove? Naturalmente dall’avantreno, rifacendo le forcelle: ho tagliato gli steli e li ho rifatti al tornio partendo da un tondino di acciaio inox del diametro di 5 mm e li ho portati ad un diametro di 3 mm. Con l’ausilio del tornio ho forato i foderi lungo l’asse, ho poi fatto il perno e le boccole distanziatrici della ruota; ho poi forato il supporto intermedio della forcella e creato le boccole per i semimanubri che servivano anche come supporto per gli steli forcelle (foto 1).
Ai foderi forcelle ho aggiunto i due bulloncini sul piede e fatto i supporti delle pinze freno (foto 2).
Il parafango anteriore l’ho rifatto utilizzando l’originale, modificandolo (foto 3 – 4).
Il contagiri è stato fatto in alluminio al tornio, sul frontale ho utilizzato una decals e un dischetto di acetato e sul retro ho creato la connessione per il cavo; per ultimo il supporto (foto 5-6).
E’ stata tagliata la parte posteriore del telaio tenendo solo il corpo centrale e ho rifatto il telaietto reggisella con gli ammortizzatori posteriori, anch’essi rifatti (foto 7-8-9).
Poi è stata la volta del sellino monoposto, che è stato rifatto e ricoperto in pelle (foto 10).
Il forcellone posteriore è stato accorciato di 4 mm ( foto 11-12-13-14).
Sul semimanubrio della frizione ho fatto il registro del cavo (foto 15-16)
mentre sul semimanubrio dell’acceleratore ho fatto i rinvii dei cavi che vanno ai carburatori. Sulla piatra di forcella ho rifatto i bulloni degli steli e perno di forcella (foto 17).
E’ stata creata la leva sul carter motore della frizione e fatta la molla (foto18).
Anche l’asta del freno posteriore, la molla e il registro della tensione sono state completamente rifatte (foto 19).
Lo scarico è stata la parte che mi ha affascinato di più. Per i collettori ho utilizzato del filo elettrico monofilare di adeguato diametro, ho fatto il raccordo 2in1 e l’ho rivestito con una striscia di cerotto per simulare il rivestimento anticalore. Il tromboncino l’ho fatto in alluminio al tornio e aggiunto le varie fascette (foto20).
Ai carburatori ho fatto i cornetti di aspirazione, in alluminio. Alle piastre portapedane ho aggiunto, sempre in alluminio, le pedane arretrate. I vari cavi sono, naturalmete, tutti rifatti.
Gianni Besenzon
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