Davide… uno di noi

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Davide e Tatiana

Non ce l’hai fatta, Davide, anche se fino all’ultimo ci abbiamo sperato.

Il NEMICO era troppo forte ed ha trovato un alleato nella tua giovane età.

Sei il primo di noi che se ne va, dal 1987 non era mai successo. Sarai anche il primo ad essere ricordato quando prenderemo in mano un piccolo carro armato per dedicargli talento e passione, la stessa smisurata passione che ti animava. E da noi trovasti una casa per questa passione e per le tue sterminate  basette.

Nessuno come te mi tempestava di domande , di curiosità. Mezz’ora per  decidere se il carro andava disposto a 40 o a 45 gradi sulla basetta! Non lo so perché ma mi chiamavi “Maestro”, e so che non mi prendevi in giro. Ed io non ti ho mai dedicato tutto il tempo che meritavi . Avrei dovuto davvero essere il tuo maestro , ma tu non lo sai che alla fine  sono io che ho imparato tanto da te.

Un bacio a te , alla tua meravigliosa famiglia.

Stefano e i tuoi compagni di club.

Davide Z.

P.S.: io ho un motivo in più per ricordare Davide: anche se in reparti e ruoli diversi lavoravamo nella stessa azienda. Aveva vissuto anche le difficoltà del lavoro degli ultimi anni ma se la malattia glielo avesse permesso sarebbe ancora al suo posto, al reparto di montaggio con la sua solerzia. Mi sottolineava, quando scambiavamo due parole anche al lavoro, come lo irritasse vedere le persone andare a due velocità o certe cose funzionare male, lui che ci metteva impegno e serietà nel suo lavoro. Questo mette in evidenza quanto Davide fosse coscenzioso e professionale non solo nel suo hobby.

Giulio