Harley Davidson N.Y.P.D. 1972 (personalizzata)

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Harley Davidson N.Y.P.D. 1972 - Gianni
Harley Davidson N.Y.P.D. 1972 - Gianni Besenzon

HARLEY DAVIDSON N.Y.P.D. 1972
PERSONALIZZATA

Harley Davidson N.Y.P.D. 1972 - Gianni

L’Harley Davidson del 1972 è un vecchissimo modello REVELL in scala 1/8 che avevo cominciato molto tempo fa lasciandolo poi in stand-by. Quando mia figlia mi ha presentato il suo fidanzato ho scoperto che lui aveva proprio una Harley del 1973, quasi dello stesso anno del modello che avevo io; quindi, ho avuto l’idea: farla come la sua e poi regalargliela.

Non potevo immaginare in quale avventura mi sarei imbarcato (lavori di autocostruzione e modifiche, l’elenco è lungo), ma tant’è, ormai lo avevo deciso.

Per prima cosa ho riprodotto la “sua” targa e rifatto il “suo” fanalino posteriore, modificato la parte cromata; per il vetrino ho creato uno stampo usando della balsa per stamparlo poi con il metodo del vacuform.

LE RUOTE

Le gomme erano più strette del cerchio… che fare? Soluzione: le ho “gonfiate” riempiendole con materiale spugnoso come quello che si mette in inverno sulle porte, per evitare gli spifferi; quindi, ho verniciato di bianco i fianchi. Non avevo voglia di fare i raggi uno ad uno pensando di pulire per bene quelli del kit e… ok così!
Niente da fare… erano orribili e mi sono quindi rassegnato a rifarli completamente, compresa la valvola di gonfiaggio.

IL MOTORE

Ho montato il motore, carino, ma rifatto in metallo le aste delle valvole perché quelle del kit erano ovali. Ho poi montato il motore al telaio, preventivamente verniciato, ed è andato tutto ok.

 

IL RETROTRENO

Il montaggio non ha riservato sorprese; montata la ruota, per la catena avevo in mente dall’inizio di costruirla in metallo, maglia per maglia, autocostruita dall’amico Alex che me l’aveva data qualche anno fa. Era un progetto comune, una chicca, ma ho dovuto riprodurre la corona e il pignone in plasticard, altro bel lavoraccio.
Il risultato finale è stato veramente bello. I terminali del perno ruota sono fatti al tornio.

Sono poi passato al montaggio dei due longheroni porta parafango, ma quando ho montato quest’ultimo…sorpresa, non erano allineati: il parafango svergolava a destra.
Ho dovuto modificare il longherone sinistro fino a quando non ho ottenuto il corretto allineamento.

IL PORTAPACCHI POSTERIORE

Altro bel lavoraccio: le barre superiori le ho fatte in plasticard inciso, poco, ripiegato ad U e rinforzato con colla ciano acrilica sulla linea del taglio. I braccetti sono in metallo ma non è stato semplice allinearli; alla fine, comunque, sono stato contento del risultato.

Harley Davidson N.Y.P.D. 1972 - Gianni

L’AVANTRENO

Le forcelle erano ok, sui fari laterali anteriori ho dovuto riprodurre il supporto e fare a tutti e tre la bandinella protettiva superiore con plasticard. Il perno ruota l’ho rifatto in metallo, anche qui con i terminali del perno ruota fatti al tornio; ho montato poi il parafango e gli ammortizzatori.

Ho montato il serbatoio dell’olio sotto la sella e ho dovuto rifare la scatola della batteria: era completamente diversa e ho montato la scatoletta dei cavi delle candele.

IL SERBATOIO

Anche qui lavoretti a gogo: intanto le placchette laterali me le sono fatte in plasticard, ho poi scaricato da internet la scritta (come l’originale) riportandola a misura e l’ho stampata su carta decals trasparente… et voilà!
Anche il rubinetto della benzina è stato rifatto poiché quello del kit era sbagliato.

LA PLANCIA

È stata completamente modificata, a cominciare dal grande contachilometri, anche questo scaricato da internet e stampato su carta decals; il vetrino l’ho rifatto.
Poi ho rifatto al tornio, in alluminio, la manopolina centrale che mancava e ho allungato la piastra copri serbatoio fino alla sella. Ho rifatto i quattro sfiati d’aria, facendomi sempre lo stampo in balsa per stamparli poi in vacuform; a quel punto ho potuto montare il serbatoio.

IL MANUBRIO

Qui ho dovuto rifare i comandi elettrici che non c’erano. Questo è stato un lavoretto di cesello perché i gruppi arrivavano a coprire le leve di freno e frizione; li ho riprodotti usando un pezzetto di balsa, lavorati piano piano e sistemato i cavi elettrici, completi dei passacavi, nella parte inferiore del manubrio.
Tutti i cavi del kit naturalmente sono stati buttati e rifatti con cavo da pesca con anima in acciaio ricoperti poi di plastica.

Una volta montato il manubrio ho dovuto creare la placchetta triangolare che lo copre al centro. Anche qui stampo in balsa e riproduzione in vacuform.

IL SELLONE

Arrivato al sellone ho fatto l’abbassamento, che nell’originale era in pelle. Ho fatto uno stampo in carta e ritagliato in plasticard; poi l’ho picchiettato con un pennellino con setole dure imbevuto di diluente nitro: il diluente ammorbidisce il plasticard e con il pennellino lo si picchietta finché si è soddisfatti del risultato. A questo punto ho fatto i fregi, sempre con plasticard, e ho disegnato le cuciture prima di montarlo.

LA MARMITTA

Questo è stato un bel lavoretto! Il terminale del kit era a sogliola. L’ho tagliato e l’ho rifatto al tornio. Il filtro dell’aria me fo ha fornito un amico che lo ha stampato in 3D, molto bello! Ho quindi montato le varie pedane e finalmente sono arrivato alla fine.

Harley Davidson N.Y.P.D. 1972 - Gianni

Tutti i lavori si sono basati su documentazione fotografica e la moto è bianca opaca.

Gran lavorone questa Harley Davidson ma sono soddisfatto del risultato! Quando mio genero l’ha vista si è commosso… gliela darò dopo che il modello avrà partecipato a qualche mostra, mi sembra il minimo.

Gianni Besenzon
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